Scrubber navali: cosa sono e come funzionano
Lo scrubber è una componente fondamentale del sistema di pulizia dei gas di scarico dei motori di una nave. Si tratta di un particolare filtro separatore detto anche “torre di lavaggio” che abbatte la concentrazione di microinquinanti acidi come ossidi di azoto, di zolfo e i gas clorati prodotti dalla combustione.
In ambito navale, lo scrubber si è reso necessario dopo l’introduzione delle nuove rettifiche alla legge Marpol 73/78 (la Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento del mare). Dal 1 Gennaio 2020, in particolare, è stato vietato su scala mondiale l’uso di combustibili con tenore di zolfo superiore allo 0,5%.
Se sulle nuove costruzioni il problema non si pone, perché sono disponibili motori che impiegano combustibili a basso tenore di zolfo, come il gas naturale liquefatto (GNL) , gli scrubber sono tuttavia una soluzione ideale per le navi già esistenti. Riescono infatti ad intercettare un numero molto ampio di molecole, comprese quelle di zolfo, e possono essere installati con costi dai 2 ai 5 milioni di euro, con un risparmio economico a fronte, invece, dell’utilizzo del GNL, che resta un carburante costoso.
Nicro si occupa della produzione di scrubber dal 2014, quando ha espanso i settori di propria competenza anche a quello marino navale. Una scelta quasi obbligata, per un’azienda da sempre votata alla sostenibilità, tra tutte quella ambientale, per cui Nicro è stata più che pronta a mettere in gioco tutte le sue competenze e abilità multisettoriali.
Scrubber navali: quanti tipi esistono?
Esistono due tipi di scrubber, distinti in base ai reagenti impiegati per rimuovere le emissioni solforose: gli scrubber a secco (dry scrubber) utilizzano calce solida idratata granulata. Il gas non viene raffreddato con acqua, quindi possono essere posizionati prima di un EGE (economizzatore di gas di scarico) o utilizzati con unità per l’abbattimento degli ossidi di azoto NOx (i cosiddetti SCR, Selective catalytic reduction), che richiedono temperature dei gas superiori a 350°C per funzionare.
Negli scrubber a umido (wet scrubber), invece, i gas sono disciolti in acqua e si distinguono ulteriormente tra quelli a circuito chiuso, in cui viene usato come liquido di lavaggio acqua di mare o acqua dolce trattata con idrossido di sodio, che rimane separata e non si mescola a quella esterna, e a circuito aperto, in cui viene consumata invece acqua di mare pompata dall’esterno per il lavaggio.
Scrubber navali: come funzionano
I gas vengono introdotti insieme alla polvere o al liquido scrubber, nebulizzato dall’alto o a diverse altezze della colonna, all’interno di un tubo con una strozzatura, detto tubo di Venturi. Il restringimento aumenta la velocità di attraversamento e crea delle turbolenze nel flusso che migliorano la miscelazione tra i gas acidi da risanare e lo scrubber alcalino, che a questo punto assorbe le componenti da eliminare.
La base del tubo è collegata ad una camera di demiscelazione, che impone alla miscela un moto a spirale dal basso verso l’alto. Grazie al materiale di cui è riempita, condensa il liquido sul fondo e fa risalire i gas alla testa della colonna, dove vengono aspirati da un soffiante. In base al tipo di applicazione, a metà di questa camera può essere introdotto un ulteriore liquido di lavaggio, o altri prodotti chimici che separino eventuali idrocarburi condensati.
A questo punto, lo scarico pulito viene re-immesso nell’atmosfera, mentre il materiale di lavaggio esausto, insieme alle impurità, ai fanghi e all’acqua di lavaggio, viene immagazzinato o smaltito immediatamente come effluente per essere trattato secondo le linee guida dell’IMO.
Nicro ha dedicato un’intera area produttiva alla creazione di scrubber per il settore navale, in cui negli ultimi anni ha avuto una grande espansione. Grazie alle sue competenze nei settori siderurgico, chimico ed energetico-ambientale, Nicro è esperta nella lavorazione di acciai refrattari altamente legati, e possiede macchinari all’avanguardia come laser da taglio 3D, saldatrici robotizzate e saldatrici al plasma. Ciò le consente di affrontare progetti di grandissime dimensioni, e soprattutto su misura delle necessità dei clienti.
Se sei interessato a questo o ad altri progetti di Nicro, o stai valutando un’eventuale collaborazione in uno dei tanti settori, chiedici informazioni attraverso l’apposito modulo, oppure telefonandoci o mandandoci una mail. Verrai ricontattato dai nostri esperti che sapranno consigliarti e guidarti con le loro consulenze altamente specializzate.